Libera e raffinata: la nuova femminilità.

Finalmente libere dalla dittatura dalle chunky sneakers (le scarpe da ginnastica “grosse”, dall’aspetto volutamente sgraziato) e decise a riaffermare la propria differenza, le donne di questa strana congiuntura storica sovvertono i luoghi comuni del “consumo dunque sono” e i ruoli preconfezionati dall’industria, per una più autentica affermazione di sé.

 

Donne dal multiforme ingegno: più forti, più consapevoli e, quindi, capaci di grande ironia e leggerezza.

 

Tramontato lo streetwear (l’abbigliamento sportivo, a tratti sciatto, buono per ogni occasione), l’eleganza femminile torna a manifestarsi in un caleidoscopio raffinato e nella grande cura dei dettagli. Uno stile senza tempo, cosmopolita, anticonformista, capace di ripescare bellezza dal baule della nonna (o di mammà) senza alcuna soggezione, di riscoprire linee essenziali, classiche, mixando abiti e accessori alla ricerca di una personale cifra espressiva.

 

Basta con gli “amori di plastica” e spazio agli abiti di squisita fattura, agli accessori unici, alle scelte durevoli che hanno a cuore il pianeta, ben oltre il tempo offerto dalle Instagram Stories. Mai come oggi, il personale torna a essere politico e passa orgogliosamente dalla scelta dell’outfit.

 

È il momento del lusso necessario, della qualità senza compromessi, del piacere di una borsa su misura dei propri desideri, bella da tramandare.

 

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